Fu corso il Palio di 40 tolleri, il quale vinse la Contrada dell'Oca, per motivo del solito giro e partiti dei fantini.
Dato il segno ai fantini per andare al canape, vi andarono tumultuosamente per abarattarsi i posti i fantini tra loro, e ne furono rimandati a dietro e di bel nuovo furono fatti accostare al canape, volendo imbrogliare la mossa e far baruffa, ma quando meno se l'aspettarono fu data la mossa, e gli ultimi due non erano arrivati al canape, il canape era già in terra, e i cavalli non partivano.
Ne sortì prima l'Oca fantino Niccolò Chiarini, e ne stiede primo per mezza girata, e che fu passata dalla Pantera, fantino Brandino Maggiore, e in seguito la Chiocciola, fantino il fratello di Brandino, che verso la Fonte prese per la briglia il Montone, che per fantino v'era il Figlio di Piaggina, e il Bruco.
La Chiocciola nel prendere la briglia del cavallo del Montone gli si strappò la briglia del cavallo del Montone, e si sbrogliò dalla Chiocciola, la quale cadde poco più su della Cappella, e la sua caduta fu cagione, che vi caddero il Bruco, e la Torre, e il fantino della Torre Piaggina, prese il cavallo del Bruco e vi montò sopra e si messe a correre, e in questo tempo di cadute, e di contrasti la Pantera e l'Oca si vantaggiarono, e si contrastarono il Palio, Pantera stiede prima sino alla terza girata; e l'Oca per la salita del Casato passò la Pantera, la quale vinse il Palio, che già lo doveva vincere senza correrci una nerbata, tra le due dette Contrade, Pantera e Oca; se non erano i soliti giri e partiti sarebbe stata una bella carriera.
Il cavallo del Montone alla seconda girata aveva quasi arrivato la Pantera, e per non avere la briglia il cavallo del Montone, il fantino non lo potiede dominare e reggerlo; cadde in faccia al Corpo di Guardia, e ne fece una brutta caduta, e si son veduti correre 5 cavalli scossi cioè Chiocciola, Bruco, Torre, e Selva, e i due primi, Oca, e Pantera, e l'altri due non si videro, né pure l'Istrice, che Groppa Secca fantino smontò dal cavallo alla mossa.
La mossa la diede il solito merre signore Francesco Chigi.