La Tartuca, iscritta alla corsa dal Capitano dell'anno precedente Antonio Nuti, tornò alla vittoria il 2 luglio 1769 partecipando di diritto, Priore Tommaso Ceccarelli. Per Capitano era stato eletto nel giugno Luigi Fagnani, dopo che Antonio Nuti aveva rifiutato di proseguire nell'incarico. Vinse con un cavallo baio di proprietà di Mattia Mancini e con il fantino Luigi Sucini detto Nacche partito di rincorsa.
I Deputati della Festa erano Niccolò Bichi Borghesi, Antonio Placidi e Giuseppe Marescotti, i Giudici della Mossa Carlo Landi e Filippo Sergardi e quelli dell'Arrivo Antonio Buoninsegni, Antonio del Testa e Giuseppe Bargagli. Nelle casse della Contrada entrarono le solite 360 lire, corrispondenti ai 60 tolleri, e il Capitano ricevette, come era previsto, un onorario pari a 30 lire.
Neppure questo drappellone, pur essendo ormai diventato un oggetto di primaria importanza, è oggi disponibile e, senza plausibile motivo, nessuno dei frammenti a suo tempo rinvenuti è stato attribuito dalla Tartuca a questa vittoria. Poiché il palio era dedicato alla Madonna di Provenzano, oltre a questa immagine sacra doveva contenere anche le armi dipinte dei Deputati della Festa. Sarà comunque questo l'ultimo drappellone assente nel museo della Contrada. Nessuno, neppure la Tartuca, fece ricorrere un Palio ad agosto.