ACS, Preunitario, Biccherna, 105
Il 12 giugno i quattro di Biccherna, su richiesta dei nobili deputati della festa della Madonna di Provenzano che avevano stabilito di far correre il Palio nella pubblica Piazza il successivo 2 luglio, stabilirono di notificare con cedola alla porta principale del loro tribunale a tutte le contrade pretendenti correre a detto Palio che le stesse si facessero descrivere in cancelleria loro per tutto lì 22, stante quel termine passato non si possino più ammettere.
Fu inoltre rinnovata la notifica del bando del 1692. Si segnarono le seguenti Contrade: Civetta, Bruco, Drago, Leocorno, Tartuca, Onda, Lupa, Torre, Chiocciola, Istrice ed Oca. Anche la Contrada di Spadaforte - rappresentata da Alessandro Pavolini camarlengo della Contrada, da Lorenzo Mechini camarlengo della chiesa di San Giusto della detta contrada dell'Arte dei battilana e da Antononio Razzonelli alfiere - si fece descrivere in cancelleria e chiese di essere ammessa alla corsa del 2 luglio volendo gl'habitatori di detta contrada far correre anch'essi al detto Palio.
I rappresentanti di Spadaforte dichiaravano però il 29 giugno alla Biccherna che, stante la forte opposizione di altre Contrade alla richiesta fatta, avrebbero recesso dalla presentazione del corso, senza pregiuditio però delle ragioni a detta contrada competenti, riservandosi di iscriversi a future corse. La Biccherna assegnava a Spadaforte quattro mesi per dimostrare le suddette ragioni.
L'assegnazione a sorte dei cavalli alle Contrade partecipanti avveniva il 29 giugno, fuori Porta Camollia alle ore 22, con contemporanea nomina dei giudici e del mossiere. È questa la prima tratta di cui si abbia notizia.
Il 2 luglio le Contrade si radunavano nel prato di Sant'Agostino per poi formare il corteo alla volta di Piazza. Dopo lo svolgimento del corteo e dopo che le comparse si erano ritirate ciascuna nel luogo assegnato, fu a tocco di tromba data la mossa.
Il primo cavallo a raggiungere il palco dei giudici alla Costarella fu quello dell'Oca. Alla Contrada vincitrice fu assegnato non il palio, ma un bacile d'argento e una guantiera fu data all'Onda che aveva fatto la comparsa più decorosa.