di Walter Benocci
Per il Palio straordinario del 28 giugno 1682 (corso per iniziativa e a spese della nazione alemanna), la fonte citata parla genericamente di "premio" e quindi è impossibile conoscere di che cosa si trattasse e "Cecchini e Neri" parlano di un bacile d'argento; A. Zazzeroni riferisce invece che il premio era costituito da "...un drappo di damasco rosso con fregi di lana d'argento in mezzo e da una guantiera d'argento". Il Palio fu corso in onore del Principe Francesco e la sua consorte.
Cavallo: non pervenuto (era compito della Contrada procurarsi il cavallo).
Fantino: "Pavolino".
Capitano: Domenico Borsi.
Priore: non pervenuto.
Contrade partecipanti: 12 Contrade tra le quali Drago, Tartuca e Oca.
La Carriera: La prima fonte ci racconta come si è svolta la carriera: "....Alla fine dato il segno della partenza de Barbari con il solito suono della tromba, e fino alla svolta di San Martino essendo tutti insieme, il nostro cavallo preso vantaggio sempre fu il primo e per il triplicato corso della Piazza portò la vittoria con sommo giubilo di tutta la Piazza, dicendo viva il Drago, viva il Drago...".
Il termine "nostro cavallo" riportato in questa cronaca, lascia pensare che la fonte citata possa appartenere a documenti provenienti dalla Contrada o, dato il periodo, dalla Compagnia laicale di San Domenico. Sono auspicabili ricerche in questo senso nell'archivio domenicano.