Dai documenti della Contrada relativi al Palio vinto il 2 luglio 1662. In riferimento alla vittoria è riportato: ... fu consegnato il Palio alla nostra Contrada come vittoriosa e per essa a messer Carlo Temperi, Camerlengo di essa, con il quale si andò alla Santissima Vergine di Provenzano a rendere le gratie, accompagnati dalle Contrade dell'Oca e della Selvalta e della Civetta co' l'Insegne. Et in ultimo, cantato solennemente il "Te Deum": in rendimento di gratie, nella Chiesa di S.to Stefano Protomartire, fu consegnato il Palio al Sig. Priore della detta Contrada (leggi Compagnia), di presente l'Ill.mo Commendatore fra' Niccolò Piccolomini.
Negli stessi documenti, oltre alla notizia della vittoria, compare la copia di una conseguente delibera del Nicchio che specifica meglio il tipo di broccato: Domenica Adì 9 Luglio 1662. La nostra Contrada del Nicchio in esecuzione del determinato sotto il 27 Giugno 1662 sopra il ritratto del Palio in questa sera l'Ill.mo Sig. Commendatore fra Niccolò Piccolomini Priore di essa, e Carlo Tempieri Camarlengo co' l'hautorità, presenza e consenso delli Ill.mi SS.ri NN. Protettori diedero, consegnorno, et in ordine alle passate nostre deliberazioni donorno e fecero carità alla Compagnia di S. Stefano Protomartire del Palio nella vettoria della Domenica passata riceuto che fu di questo colore, e forma di damasco rosso in cremisi doppi d'altezza e con fregio verde più di damasco nel mezzo, lungo braccia dodici (circa 10 metri) foderato di taffetà rosso con fregio verde con nastri rossi, e verdi e frange rosse e verdi.
Ma certamente il passo più interessante è quello riportato subito di seguito: Paliotto con la Santissima Vergine di Provenzano con Armi dell'Ill.mi Sig.ri Vecchi, Ballati, e Colombini come Signori della Festa e per essa Compagnia a lor Priore ...