Il 6 detto (Novembre, giorno di domenica) nella pubblica Piazza si corse un Palio di damasco cremisi con fregio bianco e con fodera di taffetà bianco e nero, Insegna della nostra Balzana, alla presenza di tutte le S.me A.A., le quali dopo aver girato il Teatro nelle loro superbe carrozze tre volte, si ritirarono a vedere la corsa in casa del Sig. March. Roberto Cennini (l'attuale palazzo Chigi Zondadari), dal quale furono umilmente richieste, avendo ordinato nella sua Sala un nobilissimo rinfrescamento di confetture, paste e vini preziosi per le A.A. S.me e Sigg. Dame e Cavalieri, stando incontro al detto palazzo tutti i Cavalleggeri e Lancie spezzate, con suono di Trombe e Tamburi; e dopo accomodati, comparvero coll'istesso ordine già descritto indietro le medesime Contrade della Bufalata (cioè Lupa, Oca, Drago, Chiocciola, Torre, Onda), ma però privatamente (cioè senza la Comparsa), pigliando ciascuno il suo palco colla loro Insegna, e dalli pred.i Sigg. Giudici (quelli stessi della bufalata) furono fatti mettere per ordine i Cavalli al solito canape ed al suono di Tromba gli fu data la Mossa, dovendosi dai medesimi girare quattro volte il Teatro e restò vittoriosa la Contrada del Drago, alla quale da' prefati Sigg. Giudici fu conferito il Palio, e subito le A.A.S.me calarono in piazza e girarono il Teatro di nuovo e poi conferirono al loro Ducale Palazzo.
Le sei accennate Contrade con allegrezza e gran brio spiegarono le loro Insegne, unendosi insieme la Torre e la Chiocciola da una parte, e il Drago, l'Onda, la Lupa e l'Oca dall'altra, e con suoni di Trombe e Tamburi andarono a far reverenza ciascheduna all'Illustrissima Signoria Maestrato Supremo di questa Città, che se ne stava spettatrice alla sua Aringhiera (sic).
Terminate queste riverenze et ossequi, ciascheduna delle Contrade unite e confederate si visitarono l'una e l'altra, essendo in quel giorno a ciascheduno che seguiva la sua Contrada ed Insegna conceduta facoltà di poter usar arma offensiva e difensiva, siccome è costume fare negli altri spiegamenti d'Insegne.
A di 6 Novembre (1650) da sera, vennero l'huomini della Contrada del Drago alla nostra Compagnia a rendere le grazie a Dio O.M. per avere in detto giorno ottenuto il palio che si corse in detto giorno, nella piazza con i cavalli avanti l'A.S. (Libro di Deliberazioni della Compagnia di San Domenico, ad annum, archivio di Stato segnato E, a carte 16, 1°)