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Rime di Cecco Angiolieri

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LXIX - Or udite, signor, s'i' ho ragione

Or udite, signor, s'i' ho ragione
ben di dovermi impiccar per la gola:
poi che la povertà mi ten a scola,
madonna m'ha più a vile, ch'un muscione;


ché l'ho sincerata a molte stagione,
e quando accompagnata e quando sola:
e s'eo li dico pur una parola,
mi fa vergogna più, ch'a un ladrone.


E tutto mel fa far la povertate!
Quand'ei denar, non me solea venire,
poi ch'avea en borsa la gran degnitate:


ciò è 'l fiorin, che fammi risbaldire,
ed a mia donna mi tol la viltate,
quando non dice che mi vol servire.

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