Palio di Provenzano
di sabato, 2 luglio 1966

Questo Palio vide favorite dalla tratta Lupa, Chiocciola e Nicchio. L'ordine alla Mossa fu il seguente: Selva, Nicchio, Istrice, Lupa, Pantera, Oca, Giraffa, Drago, Chiocciola e Bruco di rincorsa.

Durante le fasi della Mossa l'Istrice ostacola in tutti i modi la sua vicina e rivale Lupa. Caduto il canape vanno via bene Oca, Pantera, Giraffa; Selva, Drago e Chiocciola alle loro spalle.

La Pantera alza il gruppetto di testa verso i palchi e la Chiocciola ne approfitta per prendere lo steccato. A San Martino gira prima la Chiocciola seguita da Giraffa, Selva, Pantera e Oca.

La Giraffa entra dall'interno e supera la Chiocciola prendendo la testa mentre la Selva supera la Pantera. Il Drago è in sesta posizione. Davanti al palco delle comparse la situazione è la seguente: Giraffa, Selva, Chiocciola, Pantera, Oca, Drago.

Al Casato la Chiocciola cade rovinosamente; è un Palio drammatico! Gli inseguitori non riescono ad evitarla e cadono l'uno dietro l'altro Pantera, Oca, Bruco e Nicchio. Solo il Drago, con Topolona e Bazza, riesce ad evitare l'impatto portandosi alle spalle della Selva che è in seconda posizione.

Nelle retrovie, in mezzo a un nugolo di cavalli scossi, c’è l'Istrice che è riuscito nel suo intento: ha infranto il sogno dei contradaioli di Vallerozzi. Infatti al momento della partenza il fantino dell'Istrice, Pel di Carota, prende per le briglie il cavallo della Lupa facendo cadere Bozzolo. Pel di Carota, per evitare che il forte Danubio potesse vincere scosso, lo trattiene per le briglie fin oltre il primo San Martino, quando ormai le posizioni di testa erano già chiaramente delineate.

La Giraffa con Falco e Canapetta è tallonata da vicino dalla Selva con Beatrice e Morino e, più distanziato, dal Drago. Il secondo San Martino vede invariate le posizioni ma al Casato la Selva supera la Giraffa. Nella foga entrambi i fantini sbattono nel colonnino ma non cadono e il Drago, che sta rinvenendo molto forte, si porta alle loro spalle.

Alla Mossa è nuovamente in testa la Giraffa che portandosi a San Martino imposta male la curva e gira larghissimo. Ne approfitta Bazza, ormai vicinissimo, che sferra l'attacco finale entrando dall'interno e grazie al cavallo più forte passa in testa: Drago, Selva, Giraffa.

Dopo l'ultimo Casato la Selva tenta disperatamente la rimonta ma Bazza e Topolona, aumentando il loro vantaggio, vanno a vincere questo stupendo Palio per il Drago: il quarto in cinque anni.

Al fantino dell'Istrice, dato l'atteggiamento tenuto al canape e l'ingiustificabile gesto di avere trattenuto il cavallo della Lupa, furono comminati 8 Palii di squalifica.

Festa (11 Settembre) in Via Curtatone. Riproduzione del salone di un castello.

Con questa vittoria si chiude il ciclo d'oro del Drago, dal 1962 al 1966 quattro vittorie, su sei carriere corse, ottenute con quattro fantini diversi.

Con l'esclusione di Topolone, le attenzioni sono puntate sulla quasi omonima Topolona e sui cavalli che hanno già vinto in precedenza, Beatrice e Danubio.

Nelle prove c'è molto movimento soprattutto nell'Istrice che prova Peppinello e Parti e vai, dando poi fiducia a Pel di Carota che aveva corso la prima prova nella Pantera. Cambio di monta anche nella Chiocciola con Tristezza che prende il posto di Lenticchia, mentre è molto discussa la monta di Mezz'etto nel Nicchio.

La mossa ha un allineamento praticamente perfetto, partono in testa Oca, Pantera e Giraffa, il fantino dell'Istrice ostacola la Lupa e Bozzolo cade quasi subito. A San Martino prende il comando la Chiocciola, ma è ben presto superata dalla Giraffa, si fa luce anche la Selva che ha recuperato dopo una partenza mediocre.

Al primo Casato c'è una caduta generale, vanno in terra l'una dopo l'altra Chiocciola, Oca, Pantera, Nicchio e Bruco, restano in corsa Giraffa e Selva, il Drago è terzo, nelle retrovie c'è l'Istrice il cui fantino porta a spasso lo scosso della Lupa tenendolo per le briglie.

Il Palio sembra una questione a due fra Giraffa e Selva, che si alternano al comando, ma sia Canapetta che Morino hanno delle incertezze che favoriscono il recupero di Bazza nel Drago.

Al terzo San Martino il cavallo della Giraffa è stremato, Canapetta non riesce più a controllarlo e Falco allarga verso i materassi, per un attimo la Selva si ritrova prima. L'illusione per il debuttante Morino è brevissima, Bazza e Topolona hanno una marcia in più e portano il cencio nel Drago.

Botte nel dopo-Palio al fantino Mezz'etto da parte dei nicchiaioli, mentre Pel di Carota viene squalificato per otto Palii.

La Lupa, che ha avuto in sorte Danubio della Crucca e monta Deriu Bruno detto Bozzolo, potrebbe aspirare alla vittoria e i sonni degli istriciaioli sono più che agitati.

Si decide di correre ai ripari e si pensa a un fantino che abbia poco o nulla da perdere. I dirigenti di Camollia si recano a Montieri e svegliato Dejana Arturo, lo conducono a Siena.

La sera della prova generale Dejana esordisce con il giubbetto dei quattro colori sostituendo Peppinello e Parti e Vai, che non erano ritenuti adatti allo scopo stabilito.

Pompato al massimo, con il nome di battaglia di Pel di Carota e, si dice, dopo aver bevuto una aranciata drogata Dejana non soltanto infastidisce il fantino della Lupa alla mossa, ma quando il portacolori di Vallerozzi alla Fonte cade afferra le redini del cavallo scosso e lo conduce a spasso per la pista.

Correrà un altro solo Palio, nel 1972 nella Selva, ma la sua carriera era già chiusa nel momento in cui, lucido o no, aveva fatto una azione che lo squalificava come professionalità.

Vanno via bene dai canapi Oca, Pantera e Giraffa, seguite da Chiocciola, Drago e Selva.

A S.Martino è in testa la Chiocciola, alle sue spalle Giraffa, Selva, Pantera e Oca. La Giraffa gira bassa e supera la Chiocciola che al primo Casato cade coinvolgendo Pantera, Oca, e Nicchio.

La Giraffa seguita da Selva e Drago, affronta il secondo S.Martino, ma qui è superata dalla Selva, che al Casato batte nel colonnino.

La Giraffa è di nuovo in testa, mentre il Drago curva secondo al terzo S.Martino. Canapetta all'ultimo Casato allarga troppo, ne approfitta il Drago che lo supera e va a vincere.

Dopo un assenza di tre anni torna sul Verrocchio Carlo Andrea Fagnani. L'allineamento è eccezionalmente valido, anche se la mossa sembra leggermente vecchia tanto da sorprendere Aceto nel Bruco di rincorsa. Vanno via bene dai canapi l'Oca, la Pantera la Giraffa con l'Istrice ad ostacolare la Lupa, la Selva, il Drago e la Chiocciola in leggero ritardo.

Dopo la mossa la Pantera allarga verso i palchi e la manovra sarà sfruttata in pieno dalla Chiocciola. Nelle foto si vedono le posizioni dopo la mossa con in testa la Pantera, Oca e Giraffa, poi Chiocciola, Drago all'esterno, Selva, Nicchio, Lupa, Bruco e Istrice.

A S. Martino in testa c'è la Chiocciola poi Giraffa, Selva, Pantera e Oca. L'ingresso all'interno favorisce la Giraffa che va in testa e la Selva supera la Pantera. Le posizioni sono Giraffa, Chiocciola, Selva, Pantera, Oca, Drago, Nicchio, Bruco. Peldicarota ostacola Danubio scosso. Il fantino dell'Istrice per l'atteggiamento al canape e per aver trattenuto per le briglie la Lupa subirà la squalifica record del dopoguerra (condivisa con Capretto per l'Agosto 1970) di ben 8 Palii.

Il debuttante Morino ha ben recuperato sulla Chiocciola ed ora dietro Canapetta c'è appunto la Selva. Tristezza forza, ed è il caos al primo giro al Casato. Cade la Chiocciola arrivano Pantera, Drago, Oca, Bruco, Nicchio: l'unico che riesce a superare l'impatto della caduta della Chiocciola è il Drago. Dalle foto si vede Aceto nei palchi, poi gli altri tre fantini coinvolti nella caduta: Mezzetto, Canapino e Lazzaro e quattro dei cinque cavalli scossi.

Al Passaggio alla mossa la Giraffa è in testa seguita dalla Selva e dal Drago. A S. Martino l'ingresso di Canapetta non è sicuro come quello del Morino.

Il Palio sta vivendo la su fase più emozionante per un'alternanza di fasi veramente rocambolesche. Il Morino tocca il colonnino, ma non cade; batte anche Canapetta e sullo sfondo si vede Lazzaro «fogarsi» mentre Aceto osserva dai palchi. Bazza alle spalle dei due è pronto a sferrare l'ultimo attacco a questo Palio, confidando anche nel cavallo più forte.

Torna in testa la Giraffa mentre il Drago curva per secondo all'ultimo passaggio a S. Martino; ma Canapetta allarga troppo la curva e forse Falco è già troppo spremuto. Con Topolona il Drago passa in testa mentre la Selva torna seconda.

L'ultimo attacco della Selva, nel tentativo di un clamoroso bis del Palio precedente, è infruttuoso. Il Drago completa a nerbo alzato il suo momento magico.