Tre punti interrogativi sull'operato del mossiere Carlo Andrea Fagnani in questo Palio: distrazione? Incertezza? Casualità? Ritengo più probabile l'ultima.
La tratta assegna soggetti provati da esperienze, e novità. Non c'è Uberta, e della famiglia de Mores, è presente solo Salomè II. Vi è, questo è vero, un soggetto che, a dire dei fantini (leggi Vittorino) viene ritenuto irrequieto. Amleto Tancredi, detto Fagiolino, ex barbaresco dell'Oca, lo presenta alla tratta.
Va in sorte alla Torre. Si chiama Eucalipto, e nel tempo si chiamerà Ettore, poi Dragone e infine Topolone. Problema: chi lo monta? Vittorino si rifiuta, perché dice che è matto, e al 26 (che è il numero civico del Manicomio) ci deve andare il su' padrone, e va a montare Capriola nel Bruco. Anche Rondone ricusa, e va nel Montone a salire in groppa alla cavalla Marisa.
Mezzetto è nella Selva con Elena. Tristezza nella Pantera su Beatrice. E la scelta cade su Leonardo Viti detto Canapino, figlio di Enrico, già fantino di Piazza. Gli altri? Coraggio, nuovo, nella Chiocciola con Lazzaro; Belinda la matta nel Drago con Acciuga; Daria nella Tartuca con Canapetta; Omar nella Civetta con Bozzolo; Gabria tocca alla Giraffa che monta Guanto.
La sera della prova si vede Canapino che non ce la fa a reggere questo Eucalipto, fa cinque giri di Piazza e va a rotolare su per la Costarella. Vittorino alla Capitana disse: "Che le dicevo? Lo faccia montare al su' padrone!...". Nelle prove successive la Torre è assente alla seconda e alla terza, si ripresenta alla quarta ed è di nuovo assente alla Provaccia.
Bruno Marzi dipinge il Drappellone, e Fagnani è sul verrocchio.
La sera del Palio, per irrequietezza, il mossiere fa il duro irremovibile e rimanda tutti nell'Entrone, e di conseguenza scatta la seconda Busta. Nuovo allineamento: la Torre è terza al canape, la Selva ai cancelli con accanto Lazzaro nella Chiocciola, e il Drago darà la rincorsa. Qui il dramma. Ad un tratto si sente un gran tonfo. Che è stato? Un cavallo e un fantino sono rotolati per terra: sono Canapino ed Eucalipto. E la mossa, udite udite, è ritenuta valida. La Torre non prende parte alla corsa. L'irruenza di Canapino a canape ancora teso lo ha tradito. Un vero peccato.
Palio vinto dalla Selva con Mezzetto e la cavalla Elena, per il tripudio del popolo di Vallepiatta e la felicità del mio caro amico dottor Fabio Rugani.
Le reazioni del dopo corsa: la Capitana Marisa Pace Misciattelli Chigi e il mossiere si incontrano. La ragione del Fagnani fu: "Signora, la mossa la dò io, non il fantino. Era basso nei canapi e le confesso che non l'ho veduto". Sarà da credere? Difficile pensare il contrario.
Comunque, quel detto contradaiolo "Una ciliegia tira l'altra" per la Torre non ha funzionato. Come vedremo in seguito, funzionerà per il Drago.
Una curiosità ad onore di cronaca. Vittorino, come già detto, rifiutò di montare Eucalipto perché non aveva, e non ha mai avuto, nel tempo, fiducia in questo cavallo, dicendo fino alla fine della sua carriera che questo soggetto non gli è mai piaciuto. Ebbene Eucalipto, poi chiamato Ettore, Dragone e infine Topolone, ha partecipato a diciassette carriere, vincendone ben sette! E dirò ancora che fu scartato nelle tratte per manifesta superiorità.
Terminò nel luglio del 1972 nella Pantera con Costiero Ducci, detto Aramis. Le sue vittorie: 1963, 1965, i due 1967, i due 1969 e un 1970.
I punti di vista sono tanti!...