Palio di Provenzano
di mercoledì, 2 luglio 1924

Per la seconda volta nel secolo il Palio si corre in nove. Il cavallo dell'Onda, montato da Grattapassere, s'infortuna alla seconda prova dopo un accidentale scontro con la Pantera.

Tuttavia la partecipazione dell'Onda rimane incerta fino alla segnatura dei fantini, dove viene presentato Domenico Leoni detto "Moro", ma alla fine i dirigenti ondaioli decidono di non correre.

Un'altra contrada esce malconcia dalla prove, l'Oca, con Margiacchina e Picino, arriva al Palio con poche speranze.

Favorite d'obbligo sono Nicchio e Tartuca, con due accoppiate collaudate e già vittoriose, Cispa e Fanfara, Randellone e Lola.

Bubbolo vivacizza un po' le prove, monta nella Chiocciola, nel Nicchio e nell'Istrice, restando a piedi per il Palio.

Poco prima della carriera Cispa viene minacciato dai nicchiaioli, memori della figuraccia fatta dal fantino l'anno precedente nella Civetta su Fanfara. La paura di ritorsioni mette le ali al fantino del Nicchio che esce dalla mossa con grande vantaggio, seguono Tartuca, Chiocciola, Istrice ed Oca. Cispa e Fanfara restano sempre in testa, la Tartuca non riesce quasi mai ad insidiare il Nicchio.

Le posizioni restano invariate per tutta la carriera, il Nicchio vince, precedendo la Tartuca e l'Oca, sempre fra i primi nonostante le precarie condizioni fisiche di Margiacchina. Per Cispa e Fanfara è la terza vittoria su quattro carriere corse insieme.

Nel luglio, vittoria del Nicchio con Ottorino Cispa e la cavalla Fanfara, senza emozioni di rilievo. Se non per il fantino... Andata che fu Fanfara nella stalla dei Pispini, i dirigenti fecero capire al Cispa che "se si dovesse verificare quello che successe nel luglio del 1923, noi ti si butta ne la bòdola del bottino!... Intesi?".

E, si sa, con le buone maniere si ottiene tutto. Fu Nicchio con lode.

Corsero in questo Palio: Oca, Montone, Istrice, Tartuca, Nicchio, Selva, Pantera, Chiocciola, Onda e Leocorno. I migliori cavalli l'ebbero in sorte: Nicchio, Tartuca, Selva, Oca e Montone.

L'Oca corse soltanto per la prima prova, essendo stato il suo cavallo esonerato dalle altre prove per aver riportato una lesione all'anteriore destro; però prese poi parte al Palio. L'Onda non potè correre perchè il suo cavallo era stato gravemente infortunato durante una prova dopo una collisione con quello della Pantera.

La prima prova fu vinta dalla Tartuca e quella generale dal Nicchio. Alla Tartuca era toccata in sorte la cavalla saura chiamata Lola con la quale aveva vinto il Palio nell'Agosto del 1923 la Contrada della Giraffa ed al Nicchio era toccato un cavallo assai ben formato chiamato Fanfara, di proprietà di Guglielmo Ricci. Ambedue di poco superiori agli altri, questo ultimo poi anche di qualche salto superiore a quello che ebbe la Tartuca.

Dalla mossa partì con leggero vantaggio il Nicchio, fantino Ottorino Luschi detto Cispa, rimase per tutta la corsa costantemente primo e vinse, seguito a breve distanza dalla Tartuca col fantino Furi Edoardo detto Randellone. L'Oca, col fantino Meloni Angelo detto Picino, giunse terza.

Capitano del Nicchio era Guido Rocchi.