Accaduta la Morte del Granduca Ferdinando III, e sospese le Feste, fu questa corsa rimessa al 26 Settembre per rescritto di S.A.I. e R. Leopoldo II, dietro le suppliche fattegli dalle 17 Contrade e trasferita quindi nel giorno successivo a motivo di una dirotta pioggia.
Fu una bella carriera, scappò primo il Drago e si azzuffò col Bruco che rovesciò a terra il Fantino del Drago, ed allora entrò prima la Pantera seguita a poca distanza dall'Oca, e Tartuca, che a vicenda si passarono l'una coll'altra, e si nerbarono fortemente ma alla vincita erano così unite Oca, e Pantera che si dubitò per un momento chi avesse vinto ma giustamente fu deciso aver vinto l'Oca.
In una nota posta a margine nel libro delle Deliberazioni e Memorie, anni 1746/1850 carte 33 tergo, il cancelliere della Contrada dell'Oca, Mastacchi, scrive: «I tartuchini sempre prepotenti pretendevano il Palio perchè nel tenersi i Fantini dell'Oca e della Pantera presso la vincita ivi giunti si arrestarono e la Tartuca invece continuò la corsa.
Consegnato il Palio all'Oca un audace tartuchino ebbe il temerario ardire di portare le mani nel palio (drappellone) e farci uno strappo per circa la metà, ma buon per lui che gli riusci sottrarsi e salvarsi le spalle da una tempesta di pugni.
Sappiano i posteri che fino da allora si giurò di far vendetta ed alla prima occasione ed in caso simile».