Fu fatto correre in occasione che onorarono questa Città i Reali Arciduchi Ferdinando, Carlo, Leopoldo e Giuseppe.
Le decorazioni di questa Festa furono fra le più belle che si siano mai date qui in Siena, nelle quali mi prolungherò poco poichè tutto si trova alle stampe sembrami inutile farne una soverchia diceria; indicherò solo il più essenziale di ciascuna contrada incominciando dal primo carro trionfale fatto dalle 7 contrade che non correvano ed erano cioè: Aquila, Lupa, Nicchio, Montone, Pantera , Civetta e Selva.
Fecero dunque un carro rappresentante il tempio della Pubblica felicità eretto su di una amena collina, dove sette pastori intenti a tessere ghirlande e ciascuno con bandiera in mano della sua Contrada; giù alla fine di detta collina eravi l'Arbia appoggiata al suo ceppo; da una parte il Palio da darsi alla Contrada vincitrice, e dopo due girate, consegnarono detto palio ai Giudici, dopo aver gettate al Popolo una quantità di composizioni.
La prima contrada a entrare in Piazza fu l'Oca, con un carro rappresentante Roma, e dietro Marte che l'incoronava, e sotto il fiume Tevere; dietro il carro venivano i Galli senoni incatenati, e condotti in trionfo.
Seconda: Drago che si mostra con una gran cavalcata, e carro trionfale esprimente Cadmo Re di Tebe in atto di ammazzare il Drago cui già aveva morti molti compagni di Cadmo, il quale infine con una freccia ammazzò detto Drago, e seminando i denti di detto Drago comparvero da una grotta cinque guerrieri armati in atto di ringraziare il Re.
Terza: Istrice la quale fece vedere una comparsa di Guardie Svizzere con suo carro coperto e vestiario analogo al colore della loro Bandiera, e con grande Spadone all' antica e la Barda in mano.
Quarta: Bruco fece una comparsa di Giardinieri e Giardiniere e ne veniva dietro il carro rappresentante un Giardino con Giardiniere e Giardinieri che ripulivano le piante e coglievano dei fiori.
Quinta: Leocorno che rappresentò una truppa di Europei vestiti di Oragie con calzoni bianchi dispensando gran composizioni, questi dopo aver vinto ed incatenati molti selvaggi e predato un Unicorno in un'Isola incognita, ritornavano vittoriosi alla Patria.
Sesta: Chiocciola venne una comparsa a piedi con suonatori di Timpani, Trombe e Corni, ed altri a cavallo con un carro trionfale rappresentante il trionfo di Carlo V Duca di Lorena sotto l'Imperatore Leopoldo I nel 1683, dopo aver liberato Vienna dai Turchi che l'asse diavano, si vedeva nel carro l'Imperatore che teneva incatenati il gran Visir con altri prigionieri Ottomagni, e al lato dell'Imperatore vi erano due Uffiziali che uno Giovanni III Re di Polonia, e l'altro il Duca di Baviera, e sotto i piedi i prigionieri incatenati.
Settima: Onda i Timpani, trombe e corni precedevano la comparsa vestiti con giubba bianca con petti celesti rifiniti d'argento, poi veniva un carro trionfale tirato da 4 tritoni esprimente la favola d'Arci convertito in Fiume e arrivato alla presenza dell'Arciduchi un Selvaggio tenendo un forcone in mano gettò un grosso macigno con Arcischiaccio il Pastorello Aci rimase stupito vedendo, che da detto macigno scaturiva un'acqua chiarissima, intorno alla quale vi erano, Galatea con altre Ninfe, ed il Ciclope Poliseno.
Ottava: Torre comparve una cavalcata tutti vestiti di rosso con petti, mostre, sottoveste e calzoni bianchi e tracolla celeste preceduti dai soliti strumenti, indi il carro trionfale rappresentante la Favola del naufragio di Leandro che notava nel mare con pericolo di affogare.
Nona: Giraffa rappresentò una compagnia di Mori che erano andati a caccia con i loro Re e con molti strumenti e Baccini di ottone di buona squilla e sistri, dopo il carro trionfale fatto a guisa di Cancello con entrovi una Giraffa, presa in caccia dai Mori ed era tenuta da due di essi che erano nel carro con cordoni d'oro, e detti Mori vestiti ad uso Affricano con Elmo in capo, e spennacchio bianco e rosso.
Decima: Tartuca con una comparsa di uomini a piedi vestiti di giallo mostre petti e calzoni neri e sottoveste celeste, veniva il carro trionfale con trombe e tamburi appoggiato a quattro Tartuche che sostenevano un piano orizzontale quadrilatero, che a ogni angolo vi era una statua rappresentante Vienna alla destra Gerusalemme alla sinistra nel di dietro Praca e Nannj ed in mezzo un monte che vi posava un globo di figura rotonda ove erano dipinti i segni dello Zodiaco, e alla presenza degli Arciduchi si aprì in quattro parti e si formò una guglia, ossia piramide Egiziana ove erano collocate altre quattro statue esprimenti Pallade, la Giustizia, la Religione, e l'Agricoltura, nella suddetta Piramide vi erano dipinte, Firenze la bella, Siena l'antica, Pisa la florida, Livorno il potente;
terminato il giro di tutte le Contrade e Carri ognuno si fermò al suo posto per ordine nella pianata, ed entrarono in Piazza i Cavalli col Fantino destinato a correre, che dopo aver fatto una girata intorno alla Piazza fu data la mossa, e restò vittoriosa la Contrada del Drago.
Per memoria i suddetti Arciduchi arrivarono a Siena il 12 Agosto dopo le ore 24, e ripartirono il 21 accompagnati da tutte le 17 Contrade sino ai Cappuccini con tutte le Bandiere.