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PERCHÉ QUESTO SITO |
Tratta da: "Le Contrade di Siena" di Flaminio Rossi
Lettore
Non vanità di sapere, non desiderio di acquistar lode di letterato, m'indussero
a rintracciare le antiche memorie di cui mi sono proposto l'assunto di qui descrivere,
ma sivvero l'unico oggetto di trovare una onesta, e al tempo stesso dilettevole
occupazione per le ore di ozio.
Non voglio però dissimulare che io sono andato incontro
a molte difficoltà per le varie discordanze di cui ho trovate ripiene le antiche
memorie, e manoscritti, che se non dopo un lungo esame mi è riuscito di accozzare
coll'ordine seguente.
Dimosterò primieramente le Armi che ha tenute la Città di
Siena nelle diverse sue vicende; Passerò quindi a dare un succinto ragguaglio del
suo notabile accrescimento, e Divisione; Farò qualche parola del tanto rammentato
Carroccio tolto ai Fiorentini nella celebre battaglia di Monte Aperto;
accennerò di volo alcune giostre che erano solite farsi nella Città stessa, e terminerò
questo mio lavoro con la esatta descrizione delle Vittorie riportate con i Cavalli
da ciascuna Contrada.
Qualunque poi sarà per essere la sorte di questo mio Manoscritto,
due cose mi confortano principalmente: la prima, che non dovendo il medesimo esser
fatto di pubblica ragione, potranno essere dal privato Lettore condonati quegli
errori nei quali pur troppo anche involontariamente posso essere caduto; la seconda,
che non ho lasciato passare occasione senza rivolgere l'animo del Lettore stesso
a quanto di bello, di grande, e di generoso può servirli di esempio nella Storia
dei Nostri Maggiori, ammirando la loro grandeza, e magnificenza, la quale non mancavano
di porre in ogni Loro azione, ma più specialmente nelle Pubbliche Feste, per le
quali non risparmiavasi spesa alcuna.
Flaminio Rossi (anno 1856)
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medesimamente: |
Visitatore
Non vanità di sapere, non desiderio di acquistar lode di letterato, m'indussero
a rintracciare le antiche memorie di cui mi sono proposto l'assunto di qui descrivere,
ma sivvero l'unico oggetto di trovare una onesta, e al tempo stesso dilettevole
occupazione per le ore di ozio.
Non voglio però dissimulare che io sono andato incontro
a molte difficoltà per le varie discordanze di cui ho trovate ripiene le antiche e recenti
memorie che se non dopo un lungo esame mi è riuscito di accozzare
coll'ordine seguente.
Qualunque poi sarà per essere la sorte di questo mio Sito,
due cose mi confortano principalmente: la prima, che anche dovendo il medesimo esser
fatto di pubblica ragione, potranno essere dal privato Visitatore condonati quegli
errori nei quali pur troppo anche involontariamente posso essere caduto; la seconda,
che non ho lasciato passare occasione senza rivolgere l'animo del Visitatore stesso
a quanto di bello, di grande, e di generoso può servirli di esempio nella Storia
dei Nostri Maggiori, ammirando la loro grandeza, e magnificenza, la quale non mancavano
di porre in ogni Loro azione, ma più specialmente nelle Pubbliche Feste, per le
quali non risparmiavasi spesa alcuna.
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