Tratto da "Senesi da ricordare" di Marco Falorni.
Ingegnere e scrittore militare, notaro, intagliatore in legno.
N. Siena, 4/2/1381 - m. 1458 circa
Ingegno poliedrico, esplicò diverse attività e fu autore di numerose invenzioni, ma la sua fama è legata soprattutto all'abilità che dimostrò come ingegnere e trattatista militare; d'altra parte, il soprannome di «Archimede senese» la dice lunga sulla sua valentia di tecnico dell'arte militare.
La critica moderna lo considera a ragione uno dei padri dell'ingegneria rinascimentale. Sua opera massima è il trattato illustrato «Liber tertius de ingeneis ac edifitiis non usitatis» (1433), considerato come testo basilare per lo studio della storia delle armi da fuoco e della tecnica militare in genere.
Secondo alcuni autori, Mariano avrebbe anche preparato un progetto per la difesa di Roma, per conto di Papa Callisto III, fondato sul sistema bastionato. Mariano fu anche amico di insigni personalità dell'arte e della cultura del suo tempo, quali lo scultore Jacopo della Quercia, l'umanista Mariano Socini il Vecchio e il grande architetto Filippo Brunelleschi. Inoltre, nel corso di molti anni, lavorò a più riprese per il coro ligneo della Cattedrale di Siena.