Tratto dal sito www.accademiafisiocritici.it
Il fondatore dell'Accademia dei Fisiocritici - con due b, non con una sola come erroneamente scritto nella via cittadina a lui dedicata - nacque a Siena da Giovanni e Aurelia Cosatti nel 1643.
Dovette ad Ascanio Venturi Gallerani una prima formazione in senso «moderno» in campo filosofico; e a Pietro Paolo Minetti e Teofilo Grifoni i primi rudimenti nell'arte medica. Addottoratosi in Filosofia e Medicina nel 1668, intraprese subito una lunga carriera universitaria come lettore dei semplici e successivamente di logica e di medicina teorica.
Orientato decisamente verso lo sperimentalismo, coltivò tutta una serie di discipline, come l'anatomia, la botanica, la chimica e la mineralogia. Interessi che lo portarono ad organizzare presso lo Spedale di S. Maria della Scala alcune raccolte di prodotti naturali, a sperimentare nuovi farmaci e a farsi promotore, attraverso l'Accademia degli Ardenti, di una radicale riforma della spezieria senese.
Riconosciuto come uno dei maggiori scienziati del suo tempo, intrattenne rapporti con i maggiori protagonisti della cultura e della scienza europea fra Sei e Settecento. La fama acquisita lo portò a collaborare con la germanica «Academia naturae curiosorum», a cui fu ascritto con il nome di Stratone Lampsaceno.
La fondazione dell'Accademia senese «fisicomedica», poi dei Fisiocritici, risale al 1691, successivamente all'incontro del Gabbrielli con il carmelitano Elia Astorini. A seguito della trasformazione dell'Accademia in colonia arcadica per problemi con l'Inquisizione, il Gabbrielli fu nominato pastore arcade con il nome di Eufisio Clitoreo.
Dedicò gli ultimi anni della sua vita alla costruzione dell'heliometro, la perfetta linea meridiana.
Morì a Siena il 19 dicembre 1705.