Tratto da "Senesi da ricordare" di Marco Falorni.
Paolo MascagniAnatomista.
N. Pomarance, 5/2/1755 - m. Castelletto, presso Chiusdino, 19/10/1815
Il Mascagni, nato in provincia di Pisa, compare tra i senesi da ricordare per aggregazione, in quanto, oltre a studiare ed insegnare a Siena, soggiorno per lunghi e sereni anni di studio e riposo nelle campagne di Chiusdino, dove morì, e dove e anche sepolto.
E' indubbio che il Mascagni, insieme col Morgagni, con lo Spallanzani e con pochissimi altri, e da considerare tra i più grandi studiosi di anatomia e chimica organica del sec. XVIII a livello internazionale. Dopo aver studiato presso l'Università di Siena, il Mascagni, a soli 22 anni, fu chiamato ad insegnare presso lo stesso Ateneo, acquistando presto notevole fama e meritandosi anche riconoscimenti internazionali.
Fu soprattutto un grande Professore di Anatomia Umana, ma si interesso anche di Fisiologia, di Chimica, e persino di Agronomia. Molte città si contesero l'onore di averlo Professore nelle loro Università; il Nostro insegnò soprattutto a Pisa e a Firenze, e quindi anche a Napoli e a Roma. Fu autore di importanti ricerche ed ebbe inodo di conoscere i più illustri scienziati del suo tempo.
Nei suoi ultimi anni si dedico soprattutto allo studio delle piante e della terra. Di particolarissima importanza furono le sue ricerche sui vasi linfatici, intorno ai quali pubblico, nel 1787, il suo trattato più conosciuto, il «Vasorum lymphaticorum corporis humani historia et iconographia». Altro notevole trattato di anatomia fu il «Prodromi della grande anatomia», edito postumo a Milano nel 1821. Ricordiamo inoltre che altri suoi libri, riccamente illustrati, servirono da modello a molti scultori e pittori che vi fecero ricorso per dare forma alle loro composizioni artistiche.
Il Mascagni è sepolto nel piccolo cimitero di Castelletto, presso Chiusdino, minuscola frazione che la gente del luogo usa chiamare anche Castelletto-Mascagni. A puro titolo di curiosità, riportiamo che, sulla lapide tombale, campeggia una ingenua iscrizione, probabilmente dettata dai familiari del Mascagni, in cui egli viene incredibilmente definito come «Inventore (!) dei vasi linfatici».