Tratto da "Senesi da ricordare" di Marco Falorni.
Papa Marcello IIPapa
n. Montepulciano, 6/5/1501 -m. Roma, 1/6/1555
Nato a Montepulciano da Riccardo Cervini, in un momento in cui la città faceva parte integrante della Repubblica di Siena, Marcello si segnala alla storia non soltanto per il suo brevissimo pontificato, ma anche per la vasta attività svolta in precedenza.
Studiò presso l'Università di Siena Lettere, Matematica, Giurisprudenza e Teologia, distinguendosi per la sua vivace intelligenza e soprattutto per le sue spiccate doti di umanista. In virtù del suo sapere, da Papa Paolo III venne messo a fianco del nipote Alessandro Farnese, poi Cardinale Segretario di Stato.
Nominato successivamente Vescovo di Nicastro, il Cervini ottenne, nel 1539, dallo stesso Paolo III, la porpora cardinalizia. Ebbe modo di distinguersi in importanti missioni diplomatiche; soprattutto nel 1545 ottenne grande prestigio con la sua partecipazione al Concilio di Trento, di cui tenne l'effettiva presidenza.
Divenuto Bibliotecario Apostolico, si fece promotore di varie ricerche storiche e archeologiche. Quindi fu nominato da Giulio III, Presidente della Commissione per la Riforma Ecclesiastica, ma fu poi rimosso dall'incarico per le aspre critiche rivolte alla politica nepotistica di quel Pontefice.
Alla morte di Giulio III, il Cervini fu eletto Papa, il 9 aprile 1555, e prese il nome di Marcello II. Non ebbe il tempo, nel suo breve pontificato, di attuare quelle nuove e sagge riforme dell'organismo ecclesiastico, che pure aveva chiaramente mostrato, anche con l'appoggio dato ai Gesuiti, di voler compiere. Fu fino all'ultimo avverso ad ogni forma di nepotismo.
Marcello morì per apoplessia il 1/5/1555. Per lui, G.P. Palestrina compose una famosa Messa, più tardi detta appunto «Missa Papae Marcelli».