IL PALIO.SIENA .IT

LANO DEI MOIONI

elenco personaggi

Storia tratta dal libro "che si fa stasera... si dorme?!" di Bruno Tanganelli (TAMBUS)

... gridava "Lano, si non furo accorte le gambe tue alle giostre del toppo" (Dante Inf. canto XII).

Chissà se lo riportano gli storici del tempo o se queste cose che stò per dirvi le ha inventate di sana pianta qualche cronista buontempone. Il fatto è che se la verità si perde nel pozzo, in questo caso si perde nella notte dei tempi.

È quella che stò per raccontavi la storia di un nostro concittadino vissuto in Siena nel1"epoca che va dal 1243 al 1288 data in cui il nostro personaggio stese le cuoia nella battaglia di "Pieve del Toppo" che si combatté tra Arezzo e Siena e dove i senesi furono inesorabilmente sconfitti. Lui è Lana De' Moioni da Siena di ricchissima famiglia che abitava, si dice, in un castello poco fuori le mura dove in esso, Lano, appena raggiunta l'età della ragione, pensò bene di godersi la vita sperperando a destra e a manca le immense sue ricchezze.

Orgie sadiche, baccanali dissoluti, esorcismi macabri. Tutto lui sapeva godere sia delle bellezze che delle brutture umane.

A confronto i settimanali che riportano le cronache spinte del mondo d'oggi, non riportano nulla di nuovo, se le cronache giunte a noi di questo dissoluto nobile senese hanno un qualcosa di attendibilità.

Ne riporteremo alcune tanto per gradire sul piatto così vario e succulento di questo nostro antenato.

Un giorno, con l'aiuto di alcuni suoi servi, riuscì a rapire una giovane fanciulla la quale, tratta in una "segreta" del castello, fu appesa per i piedi e denudata. Mentre se ne stava così penzoloni uno dei servi, in cima ad uno scaleo, versava sul suo corpo con una brocca, vino del chianti, che il Lano leccava sul turgido petto della fanciulla godendo infinite gioie; poi liberatala la lasciò andare regalandole 500 scudi d'oro.

Si racconta che una volta abbia fatto legare negli alberi della villa dodici o più donne cosparse di miele. Formiche voraci e insaziabili venivano attirate e mordevano le donne provocando loro atroci sofferenze mentre, imbandita a festa, una tavola con cento commensali, veniva apparecchiata davanti alle poverette e, innaffiando pranzi luculliani con vini pregiati, Lano e la sua schiera godevano di questo strazio.

Fortunata era la prima che vinta da dolore sveniva, perchè alcuni servi la scioglievano e dopo averla portata davanti al tavolo dei signorotti, veniva lasciata libera con lauta mancia. Questo si ripeteva fino all'ultima donna. Un giorno Lano, al quale il danaro evidentemente non costava, si mise in testa di addrizzare un gobbo; ne scelse uno nella campagna senese dopo una accurata cernita il mostro... trovò quello che desiderava. Un gobbo reale (cioè a gobba doppia).

Trasferitolo nella stanza delle torture, prima lo fece tirare bene bene alla ruota, poi, vedendo che non si addrizzava, lo fece passare sotto la macina di un frantoio per le olive schiacciandolo come un pollo alla diavola. Alla fine di questa "cura", fece restituire l'appiattito gobbo alla povera famiglia di contadini donando loro una grossa cifra di denaro, e dei terreni.

Le storie su Lano De' Moioni da Siena non si contano tante esse furono, sperperò le sue ricchezze nelle maniere più impensate, poi partì per la guerra contro gli Aretini e laggiù alla Pieve del Toppo, mentre cercava dì scappare alla ricerca di un riparo, fu colpito a morte e a chi lo soccorreva disse: "Va' a Siena e dì che è morto Lano l'egoista... pensa con tutto il mio sperperare non sono riuscito a finire le mie ricchezze... se avessi scialato di più non mi roderebbe il rimorso di dover lasciare qualcosa in questo mondo".

Sanguinante e moribondo allungò la mano e dette all'uomo che l'ascoltava l'ultimo gruzzolo di ducati che aveva a portata di mano, poi spirò mordendo la terra brulla.

elenco personaggi
  • Good&Cool
Per migliorare la tua navigazione su questo sito, utilizziamo cookies e altre tecnologie che ci permettono di riconoscerti. Utilizzando questo sito, acconsenti agli utilizzi di cookies e delle altre tecnologie descritti nella nostra informativa sui cookies.
OK