Tratto da "Senesi da ricordare" di Marco Falorni.
Nobile, cultore di musica.
N. Siena, 1880 - m. Siena, 18/11/1965
Animato fin da giovanetto da una vera vocazione per la musica, il Conte Guido, con la sua fervida intelligenza, risollevò in pochi anni le sorti delle attività musicali della sua città, in momentaneo decline, attirando, attraverso le istituzioni da lui create, professori e studenti italiani e stranieri.
Il Chigi Saracini studiò musica al Conservatorio Cherubini di Firenze e, divenuto musicista di buona levatura, nel 1908 fondò il «Quintetto Senese». Durante la parentesi della prima guerra mondiale, il Conte Guido partecipo attivamente alle operazioni militari, riportando una infermita che lo fece soffrire per il resto della vita. Nel 1923 costituì la «Micat in Vertice», fondazione diretta da Pietro Baglioni, che teneva i suoi concerti nel salone del Palazzo del Conte Guido, gia Palazzo Marescotti; nel 1931 fondò l'«Accademia Musicale Chigiana», sua massima istituzione, che fece in breve recuperare a Siena un ruolo di cultura musicale di respiro europeo; nel 1939 fondo ancora il «Quintetto Chigiano», e soprattutto istituì le «Settimane Musicali Senesi», che ancora oggi si celebrano con grande successo; seguì l'istituzione dei Madrigalisti, diretti dal Maestro Andrea Morosini, che esordirono il 15/9/1950. Il Chigi Saracini fu anche autore di pagine di musica da camera e nel 1958 pubblicò un interessante volumetto di «Ricordanze».
Nel 1960 la Fondazione Chigiana è stata riconosciuta Ente Morale, e da allora ancora di più è andata affermandosi come importantissimo centro di perfezionamento negli studi musicali, grazie a tutta una serie di concerti, convegni internazionali di musica, e soprattutto corsi di specializzazione affidati ai più rinomati maestri, tanto che si può affermare, senza tema di smentita, che l'istituzione è oggi primario vanto della cultura in Siena.
Da ricordare infine che il Conte Guido, a ulteriore testimonianza del suo amore per Siena, partecipo intensamente alla vita contradaiola: fu Rettore del Magistrato delle Contrade e massimo esponente della Contrada dell'Istrice, di cui fu appassionatissimo sostenitore per tutta la vita.