Tratto da "Senesi da ricordare" di Marco Falorni.
Papa.
N. Roma, 1487 - m. Roma, 23/3/1555.
È doveroso precisare che questo Pontefice non può certo essere considerato senese «sic et simpliciter». Riteniamo tuttavia opportuno menzionarlo in questa rassegna, con le dovute riserve, in virtù delle sue origini; egli infatti era figlio del noto giurista e Avvocato Concistoriale Vincenzo Ciocchi del Monte S. Savino, e della nobildonna senese Cristofana Saracini. Ricordiamo inoltre che egli soggiornò a Siena per studiare presso la locale Università, dove si laureò in Giurisprudenza e in Lettere.
Nominato Cardinale nel 1536, il Nostro ebbe una parte molto importante nel Concilio di Trento, dove fece ampio sfoggio della sua dottrina giuridica. Venne poi eletto Pontefice l'8 febbraio 1550. Durante il suo pontificato, non fu esente da un marcato nepotismo, ma si dimostrò anche politicamente preparato, contrario all'estremismo filofrancese o filospagnolo, incline piuttosto a realizzare un duraturo equilibrio internazionale.
Migliorò anche notevolmente i rapporti della Chiesa con l'Inghilterra e sostenne con ogni energia l'Ordine dei Gesuiti. Fu però, suo malgrado, trascinato in una guerra contro Ottavio Farnese che, ribellandosi alla Chiesa, si era impadronito di Parma e di Piacenza; il contrasto si propagò velocemente e l'Italia settentrionale divenne teatro di una guerra generalizzata tra il Re di Francia Enrico II e l'Imperatore Carlo V.
La guerra si concluse nel 1552 con la cessione di Parma al Farnese da parte del Pontefice. Nello stesso anno, per i riflessi della lotta franco-spagnola, Giulio III dovette sospendere il Concilio di Trento, che aveva nuovamente convocato.
Ricordiamo infine che, durante il pontificato di Giulio III, Roma fu abbellita con importanti monumenti, tra cui la famosissima Villa Giulia.