Esempi e detti morali
Contro le vanità donnesche (X)
Voi cioppe grandissime con forgie nuove; voi ghiandarelle; voi avete di molti ornamenti d'ariento; voi coll'ale a le cioppe, e col guaio da capo o giú giú a le maniche. Donae, fate che voi vi vestiate di nuovo chè ci è venuta quagiú nel mal luogo una con una nuova forgia; che ci è stata persona che ha mandato per lo vestire de la meretrice: perché ha forgia nuova, e hallo messo in dosso a la figliuola, e mostratola al sartore, dicendo: "Io la voglio fatta a questo modo." Oh, se io l'avesse a fare, ch'io fusse tuo marito, io te ne darei una pésta con calci e pugni per modo ch'io te ne farei ricordare un pezzo. Non ti vergogni vestire la tua figliola de' panni d'una meretrice, portare il vestire a modo che lei? Ben dimostri di volere èssare meno che buona, a volergli a quel modo! O frate Mazica, o frate Bastone, venite, venite a punire questo peccato di costoro, che dimostrano d'èssare o di volere èssare meretrici. No, no, e' può ben èssare che tu sia buona; ma gli atti so' assai gattivi: el tuo vestire grida pure altro, e non so' però de le minori de la pezza.