Apologhi e novellette
Iddio e l'uomo limosiniere
Sai che fa Iddio a l'uomo limosiniere che chiede de la roba a Dio per darne a pòvari per lo suo amore, o vuoi quando elli avesse alcun bisogno, o di maritare fanciulle, o qualunque altro bisogno si sia? Sempre il provede. E al ricco come credi che facci talvolta? Fa come fa la donna al suo fanciullino, che quando egli vuole la cosa, ella gli li dà: quando egli piagne, daràgli il fico in mano, che vede essa che gli farà male, se egli il mangia.
Non gli dà perché egli il mangi, no, ma per raquetarlo; e quando egli è raquetato, ella gli dice: "Figliuol mio, dammi cotesto fico, dammelo, el mio citolino, dammelo: se tu non me 'l dai io non sarò la tua mamma: dammelo amor mio!" Se 'l fanciullo le 'l dà. e ella dice: "Oh, tu se' 'l buono fanciullo! Oh, or se' tu el mio figliuolo!" Se egli non le 'l dà, anco comincia a piagniare, e ella dice: "Or va' via che tu non sarai el mio figliuolo: via vanne via!" Or cosí fa Iddio a colui che è pòvaro, che chiede a Dio de' beni del mondo per darne a' pòvari per suo amore: subito Iddio glie ne dà in abondanzia, e fallo ricco. Viene el pòvaro, e va a lui per lo bene di che elli ha bisogno, cioè per lo fico come fa la madre. Se tu gli li dai, e Iddio ti dice: "Oh, tu se' il buono figliuolo: io sarò il tuo padre!" Se tu non ne li dai, e elli ti scaccia e dice: "Va' via, che tu non se' mio figliuolo!" E cosí ti scaccia. Hai a mente ch'io ti dissi che egli ne dà per uno cento? E io ti dico non solo cento, ma per uno mille; e piú, per ognuno dieci miglia.