Sonetti dei «Mesi»
XXV - Di novembre
E di novembre a Petrïuolo, al bagno,
con trenta muli carchi di moneta:
le rughe sien tutte coperte a seta;
coppe d'argento, bottacci di stagno;
e dare a tutti stazzonier guadagno;
torchi e doppier che vengan di Chiareta,
confetti con cedrata di Gaeta;
bëa ciascuno e conforti 'l compagno.
E 'l freddo vi sia grande e 'l fuoco spesso;
fagiani, starne, colombi e mortiti,
levori e cavriuoli arrosto e lesso;
e sempre avere acconci gli appetiti;
la notte 'l vento e 'l piover a ciel messo,
e siate nelle letta ben forniti.