XCVI - Non si disperin quelli de lo 'nferno
Non si disperin quelli de lo 'nferno,
po' che n'è uscito un che v'era chiavato,
el quale è Cecco, ch'è così chiamato,
che vi credea stare in sempiterno.
Ma in tale guisa è rivolto il quaderno,
che sempre viverò glorificato
po' che messer Angiolieri è scoiato,
che m'affliggea di state e di verno.
Muovi, nuovo sonetto, e vanne a Cecco,
a quel che giù dimora a la Badia:
digli che Fortarrigo è mezzo secco,
che non si dia nulla maninconia,
ma di tal cibo imbecchi lo suo becco,
ch'e' viverà più, ch'Enoch ed Elia.