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Rime di Cecco Angiolieri

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LXXXV - Babb'e Becchina, l'Amor e mie madre

Babb'e Becchina, l'Amor e mie madre
m'hanno sì come tord'a siepe stretto;
prima vo' dir quel che mi fa mi' padre:
che ciascun dì da lu' son maladetto.


Becchina vuole cose sì leggiadre,
che non le fornirebbe Malcommetto.
Amor mi fa 'nvaghir di sì gran ladre,
che par che sien figliuole di Gaetto.


Mie madr'è lassa per la non potenza,
sì ch'i' lo debb'aver per ricevuto,
da po' ch'i so la sua malavoglienza.


L'altrier passa' per vi'e dièll'un saluto,
per disaccar la sua mal'accoglienza;
sì disse: - Cecco, va', che sie fenduto!

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