Tratto dal sito www.scultura-italiana.com
Chiamato nel 1308 da Siena a Orvieto, fu nominato nel 1310 «universalis caputmagister» della Fabbrica del Duomo, carica che mantenne sino alla morte.
Aderenti al suo progetto sono certamente la facciata, del tutto simile a uno dei due disegni conservati nel Museo dell'Opera del Duomo (l'altro, raffigurante una facciata monocuspidata, quasi sicuramente non è autografo), e il coro a terminazione rettilinea, eretto tra il 1328 e il 1335.
Di sua mano sono inoltre molte delle sculture che ornano il fronte della Cattedrale, la Vergine in maestà, i Simboli degli evangelisti e probabilmente anche i rilievi dei contrafforti esterni con la Genesi e il Giudizio finale.
Gli vengono inoltre attribuite varie sculture in legno (due Crocifissi, a Orvieto, rispettivamente nel Duomo e nella chiesa di San Francesco) e alcuni interventi architettonici a Perugia (riparazione degli acquedotti, 1317 e 1319), Montefalco (progetto del castello, 1323) e Castiglione del Lago (restauro del castello e fortificazioni, 1325).
La facciata del Duomo di Orvieto è sicuramente esemplata su quella di Siena, opera di Giovanni Pisano, ma gli oggetti meno poderosi, l'uso di sculture in bronzo e la linearità dei partiti decorativi le conferiscono un aspetto più pittorico, legato al gusto francese.
La stessa apertura oltremontana si rileva nelle sculture a tutto tondo, liberamente disposte nello spazio, e nei rilievi, ricchi ora di grande leggiadria decorativa e sorvegliata euritmia (Genesi), ora di tensione drammatica (Giudizio finale).