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JACOPO DELLA QUERCIA (1371-1438)

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Tratto dal sito www.storiadellarte.com

Jacopo di Pietro D'Agnolo di Guarnieri, detto Jacopo della Quercia, nacque a Quercegrossa nei pressi di Siena tra il 1371 e il 1375 circa.

Non conosciamo molto della sua formazione, che risentì degli influssi tardo gotici della grande tradizione dei Pisano. La prima opera documentata dell'artista è la Madonna in trono con il bambino per il duomo di Ferrara.

L'opera più celebre dell'artista è sicuramente la Tomba di Ilaria del Carretto che si trova nella sagrestia del duomo di Lucca, commissionatagli da Paolo Giunigi, signore di Lucca forse nel 1423. L'opera rappesenta la figura della defunta distesa su di un'arca a forma di parallelepipedo decorata da festoni e puttini; la testa poggia morbidamente su di un cuscino e ai piedi è rappresentato il suo cagnolino che simboleggia anche l'amore fedele del marito.

Il monumento rappresenta chiaramente una fase di transizione tra il gusto tardogotico e quello rinascimentale, infatti mentre la veste della donna, con il suo accurato panneggio a pieghe sottili e parallele, risponde a canoni medievali, il volto fortemente naturalistico denuncia un'avvicnamento ad un gusto prettamente rinascimentale.

Intorno al 1408 Jacopo della Quercia riveve l'incarico per la Fonte Gaia in Piazza Del Campo a Siena che porterà a termine solo nel 1419, oggi dell'opera rimangono solo alcune parti che si trovano nella loggia superiore del Palazzo Pubblico.

Tra il 1413 e il 1422 ricevette l'incarico per l'Altare della Famiglia Trenta in San Frediano a Lucca. L'opera ha forma di polittico: la parte superiore di forme ancora gotiche è composto da cinque scomparti nei quali sono scolpiti la Madonna con il Bambino, con, ai lati, i Santi Girolamo, Riccardo, Orsola e Lorenzo. La predella, nella quale sono rappresentate Storie di Santi, ha un gusto più naturalistico.

Capolavoro dell'artista è la decorazione per il portale maggiore di San Petronio a Bologna che gli venne commissionato nel 1425. Nelle formelle dei pilastri rappresenta le Storie della Genesi, nella lunetta superiore la Madonna con il Bambino, nell'architrave le Storie del Vangelo. L'opera ha un gusto fortemente rinascimentale, sia nella forma che nella composizione, inoltre fa uso della tecnica dello stiacciato per rappresentare con maggiore profondità gli spazi.

Sempre a Bologna eseguì il Monumento Bentivoglio che si trova nella chiesa di San Giacomo e il Trittico con la Madonna e Santi che si trova al museo civico.

Jacopo della Quercia morì nel 1438.

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