IL PALIO.SIENA .IT

FRANCESCO I DE' MEDICI (1541-1587)

elenco personaggi

Tratto dal libro "La storia di Siena" di Giuseppe Bortone

Francesco I de' Medici

Prese a governare personalmente il 22 d'aprile del 1574, a trentatre anni, essendo nato nel 1541. Aveva tutti i difetti del padre (Cosimo I), senz'averne le virtù, specialmente la risolutezza e l'accorgimento politico.

Il fatto più noto della sua vita fu l'avventura con la bella veneziana Bianca Cappello, prima amante, poi - nel 1578, due mesi dopo la morte della moglie Giovanna d'Austria - Granduchessa.

Egli dimostrò ben presto d'aver tratto profitto dall'educazione ricevuta alla Corte di Spagna: fu sospettoso, ipocrita, avaro. Sopra tutto quando ebbe bisogno di larghi mezzi per far fronte a' capricci della Cappello, impose tasse esorbitanti, del che risentirono in particolar modo i Senesi. Essi avevano già imparato a conoscerlo da reggente, quando, nel 1570, in una visita che fece alla città, si dimostrò tutt'altro che condiscendente alla richiesta fattagli dalla Balla di provvedere «all' augumento dello Studio» - il quale ricominciava allora ad esser molto frequentato dagli studenti stranieri, tedeschi specialmente.

Anche la Cappello visitò Siena parecchie volte: nel 1579, da Granduchessa. Vi tornò col marito nell'82, accolti con grandi feste, preparate con ogni cura da una parte della nobiltà che si era facilmente adattata a' nuovi padroni. Governatore della città era il conte Federigo da Montauto, vecchio soldato di Cosimo. Furono ospitati nel palazzo in piazza del Duomo, già Petrucci, acquistato poi dai Medici. Talora, però, Francesco seppe intervenire energicamente in faccende riguardanti i Senesi.

Al bolognese G. B. Castelli, vescovo di Rimini, visitatore apostolico della diocesi senese, scriveva: «Dal procedere di V. S. mi pare che ella non sia venuta per visita caritatevole delle chiese, ma per seminar triboli e far danno al pubblico e al privato delli miei Stati, con molta sua gara e passione. Se ella pensa che, nelli Stati miei, s'abbia a rinnovare deliberazione alcuna senza mia saputa, sta la S. V. in grande errore... ». Ed energicamente protestò, in termini quasi violenti, contro l'Inquisizione nel Senese, quando gli parve che gl'inquisitori s'ingerissero di cose estranee o esagerassero nel loro compito specifico.

Nel 1579, l'inquisitore di Siena, pensando di far cosa gradita al Granduca, formò una compagnia di fedeli zelanti per essere aiutato nel suo ministero; ed aveva strappato il consenso del governatore della città, quando gli pervenne quest'ordine: «Nei nostri Stati non vogliamo altri padroni che noi, né che alcuno pretenda di legare i nostri vassalli senza noi, sicché nel medesimo modo che avete tenuto in creare questa compagnia, la farete dissolvere».

Francesco I morì il 19 di ottobre del 1587, precedendo d'un giorno nella tomba la Granduchessa. Egli, ne' parecchi anni di reggenza, aveva intuito che cura speciale del padre era stata quella di ottenere che Firenze e Siena, nella quale era sempre viva la tradizione repubblicana, e il contado tutto diventassero uno Stato, cioè un organismo sano, compatto, vitale; ma non seppe realizzare l'arduo compito che gli era stato trasmesso; sì che i buoni provvedimenti - che pur furono molti - rimasero soffocati da tutti gli altri che gli procurarono la diffidenza e l'avversione delle popolazioni.

Ciò meglio comprese il successore; ma, forse, era già tardi per arrestare il Principato sulla china della decadenza.

Vedi Ferdinando I de' Medici »

elenco personaggi
  • Good&Cool
Per migliorare la tua navigazione su questo sito, utilizziamo cookies e altre tecnologie che ci permettono di riconoscerti. Utilizzando questo sito, acconsenti agli utilizzi di cookies e delle altre tecnologie descritti nella nostra informativa sui cookies.
OK