Palio dell'Assunta
di mercoledì, 16 agosto 1922

Dalla tratta escono favorite Bruco, Chiocciola e Civetta, rispettivamente con Fanfara, Crognolo ed Esperta.

Nel Bruco si riforma la coppia vincitrice del luglio precedente, Cispa-Fanfara, nella Chiocciola quella dell'agosto 1921, Picino-Crognolo, la Civetta chiude subito con Bubbolo.

All'ultimo momento saltano le monte di Tartuca, Nicchio e Lupa. In Castelvecchio, Testina, cade alla prima prova e si rompe una gamba, viene sostituito da Carlo Magnelli, ma arriva al Palio con la gamba ingessata col solo intento di ostacolare la Chiocciola.

Nei Pispini, per la Provaccia ed il Palio, c'è Zaraballe in sostituzione dell'infortunato Ugo Benedetti detto "Il Rosso" che in precedenza aveva soffiato il posto a Fulmine. In Vallerozzi, Pirulino, smontato dalla Giraffa, viene preferito a Pioviscola che aveva sostituito il Moro.

Dalla mossa esce primo il Nicchio, seguono Bruco e Chiocciola, ostacolata da Testina che al primo San Martino si ferma.

Zaraballe si mantiene in testa fino alla caduta al primo Casato, la Chiocciola passa al comando tallonata dal Bruco. Picino e Cispa si contendono il Palio, i due migliori fantini, sui due barberi più forti, danno vita ad un duello entusiasmante.

La Chiocciola sembra poter avere la meglio, ma al terzo giro, nella spianata davanti al Comune, Cispa porta in testa la potente Fanfara.

Il Bruco vince il Palio, nel tripudio Cispa viene schiaffeggiato da qualche brucaiolo poco soddisfatto della sua prestazione, nonostante la vittoria!

Nel Palio dell'agosto 1922, vinto dal Bruco con Ottorino Luschi detto Cispa e Fanfara, fantino della Tartuca era Giulio Cerpi detto Testina. Una delle favorite era la Chiocciola, con il Meloni, e compito della Tartuca era quello di ostacolarla in partenza.

Il Cerpi, però, nel corso della prima prova cade e si rompe una gamba, viene portato all'ospedale e ingessato fin sotto il ginocchio. Il suo Palio sembra finito ed invece la sera della Carriera con la sua bella gamba gessata viene montato a cavallo e svolge per intero il suo compito. Ferma la Chiocciola alla mossa e poi infila a diritto a San Martino dove una apposita carrozza lo aspettava per portarlo via.

Questo Palio, vinto dal Bruco con i due protagonisti della carriera di luglio, contiene una curiosità che voglio raccontare.

La sorte assegna alla Contrada di Via del Comune la potentissima Fanfara, e (squadra che vince non si cambia) il fantino Ottorino Luschi detto Cispa. Tutti dicono "E' Bruco", perché nessuno avrebbe potuto immaginare il contrario. Ebbene, fino al terzo San Martino, la delusione dei brucaioli è forte, perché è la Chiocciola col Meloni che è in testa, e ormai pare fatta. Alla spianata del Comune sopravviene di forza Fanfara e porta Ottorino e il Bruco alla vittoria.

Ma improvvisamente che succede? Frenato il cavallo e sceso di groppa, Ottorino incassa una serie di schiaffoni dai contradaioli imbufaliti. "O che ho fatto?" dice il Cispa tra una manata e l'altra. "Ciài fatto sta' male 'nfino a ora, ciài fatto...". "Ma... ma o unn'ho vinto?...". "Bravo, o che 'un volevi nemmeno vince' con questo cavallo?". Morale: vincere il Palio non è tutto. Bisogna vincere anche bene, perché tutto può essere occasione per avere una bella scarica di legnate sulla groppa.