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Nobile Contrada del
Nicchio

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Abbadia Nuova di Sopra

La strada dell'Abbadia (così detta per essere un'Abbazzia di Vallombrosani dedicata a SS. Jacomo, e Filippo, sotto la protezione de' quali Santi già militavano queste Contrade) si divide in due Contrade, cioè di sopra, e di sotto, quella di sopra dalla Colonna del Ponte per fiera nuova, e vecchia, e per la strada dell'Uliviera, e per la strada dritta si conduce da tutte due le parti, fino al Forcone, e poi a man destra fino alla Porta S. Eugenia, fa per Arme campo rosso con due liste bianche, e con due stelle bianche.

Concistoro anno 1420: Abbatie Nove superioris: campus rubeus cum duabus listis albi et cum duabus stellis albi in dicto campo.

 
Abbadia Nuova di Sotto

La Contrada dell'Abbadia nuova di sotto, va cominciando dalla Chiesa di S. Maurizio, e poi accanto a S. Giorgio entra nella strada di S. Spirito nel Poggio Farolfo, e fino alla Crociata occupa le case da tutte due le parti, dove lascia quelle da man destra, e arriva fino alla Porta S. Eugenia, fa per arme campo rosso con una lista a spino azzurra, e bianca, e due rocchi bianchi in detto campo.

Concistoro anno 1420: Abbatie Nove inferioris: campus rubeus cum una lista ad spinos azurri et albi et duobus nichis albi in dicto campo.

 

Queste due Contrade compariscono agli spettacoli con una Macchina a foggia d'un gran Nicchio, rappresentato dalle medesime, come che quasi vogliono condurre in trionfo la Valle, che cominciando da S. Francesco, viene a esser chiusa da quest'altra parte del Borgo dell'Abbadia nuova, racchiudendo in mezzo la pianura di Follonica, detta a Fullonibus, copiosa d'acque, e di Fonti, che pare appunto un bel nicchio formato dalla natura. L'anno 1546, comparve con detta Macchina del Nicchio, sopra della quale era Nettunno col Tridente accompagnata da 88 Giovani vestiti con livrea bertina con banda rossa, e 20 Persone a Cavallo, vestite alla Turchesca. L'anno 1612 in una corsa di Bufale condusse sopra d'un Carro in trionfo Europa, che accompagnata dalla Toscana, dall'Austria, e dalle Città loro, veniva a ringraziare le Serenissime Altezze di Toscana della gloria, e de' benefizj, che da esse le medesime Provincie ricevono, e insieme a pregarle del loro favore verso della Contrada del Nicchio. Molte sono le Comparse fatte in piazza da queste Contrade, e tra l'altre quelle del 1674 e del 1695 e quella del 1715 dove rappresentò la pesca delle Perle, e in tutte queste ottenne il Masgalano, in ultimo metteremo la comparsa fatta l'anno 1717 dove rappresentò la Città di Siena condotta dalle Ninfe de' suoi Fiumi. La devozione di questi Abitatori verso S. Gaetano è così grande, che in onore del medesimo l'anno 1683 eressero un maestoso Oratorio fatto a loro proprie spese, e di molti loro affezzionati per celebrarvi la Festa in onore di detto Santo e raunarvi i loro Consegli, che per l'avanti si raunavano nella Chiesa della Compagnia di S. Stefano.

 

Tratto da "Relazione distinta delle quarantadue Contrade..." di Giovanni Antonio Pecci e "Registro di consegna dei rispettivi vessilli ai Capitani del Popolo..." ASS. Concistoro, 2371. 1 luglio 1420.

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