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Contrada Sovrana dell'
Istrice

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VIE:
  • di Camollia
  • di Fontegiusta
  • dei Gazzani
  • del Romitorio
  • del Sasso di San Bernardino
  • Malta
  • degli Umiliati
  • di Campansi
  • del Pignattello
  • Rinaldo Franci
  • Cesare Maccari
  • Paparoni
  • XXV Aprile
  • della Vecchia
  • del Cavallerizzo: lato sinistro da via Malavolti a via Montanini
  • dei Montanini: da via del Cavallerizzo a via Giuseppe Garibaldi
  • Giuseppe Garibaldi: lato destro da via dei Montanini a piazza del Sale
  • Giuseppe Garibaldi: lato sinistro da via dei Montanini a via degli Umiliati
  • dei Mille: lato sinistro da via XXV Aprile a piazza San Domenico

PIAZZE:
  • Antonio Gramsci
  • Costa Paparoni
  • la Lizza
  • Guido Chigi Saracini

VICOLI:
  • di Malizia
  • dello Sportello
  • della Magione
  • del Pignattello

Nuova divisione dei confini delle Contrade, Decretata dalla principessa Violante di Baviera, Governatrice di Siena, il 13 settembre 1729:

Istrice n.15 - Dalla Porta Camollìa per la Strada Maestra da ambe le parti si porti fino alla dirittura della Piaggia, che porta alla Lizza, e Poggio Malavolti dalla Casa de' Signori Francesconi, e di lì salga a man destra solamente, alla Scuola di Cavallerizza, e non compreso il Palazzo Malavolti, occupi la Lizza tutta colla Fortezza, siccome le case della Piaggia, che và a S. Petronilla, la Strada tutta di Campanzi, e Pignattello, con quelle che portano a Fonte Giusta.

Territorio all'epoca del bando:

All'epoca della promulgazione del Bando, questa Contrada aveva sede nella Chiesa della Compagnia Laicale di Fontegiusta, dove rimase sino al 1733, per passare in quella di San Bartolomeo Apostolo, che sorgeva sul lato destro, entrando in Città, della Porta Camollia; minacciando essa rovina, fu demolita nel 1788; ed il granduca Pietro Leopoldo le concesse l'uso dell'antichissima chiesa parrrocchiaie dei Santi Vincenzo e Anastasio, costruita nel 1144, della quale in seguito si ottenne la proprietà ed ivi ha sempre mantenuto la propria sede, conservando per Patrono l'Apostolo San Bartolomeo.

In essa, alquanto rimaneggiata perché primitivamente aveva ingresso dal contiguo vicolo di Malizia, è sepolto il celebre pittore Bernardino Betti detto il Pinturicchio, che affrescò la Libreria Piccolominea nella Cattedrale, morto nell'anno 1513, ed ivi è ricordato da una lapide commemorativa postavi nel secolo XIX.

Per la sopraespressa delimitazione territoriale l'Istrice confina con le appresse Contrade:
Lupa: In via dei Montanini; in via Garibaldi; alla piazza del Sale.
Drago: in via del Cavallerizzo; in via Malavolti; nel Passeggio della Lizza; nel Viale dei Mille; nella zona dello Stadio Comunale.

Antichi confini:

"Historiae Senenses (ad annum 1355)" di Sigismondo Tizio
Societatis vero homines, quae est in Burgis, seu Vicis, et Castellacciis Camolliae ad portam Camolliae exterius. Societatis S.Bartholomei ad ipsam Portam Camolliae interius. Societatis Mansionis Templi ad Portam Montis Guathiani, hoc est in Hortis S.Mariae Gratiarum. Societatis S.Vincenti ad Portam S.Prosperi, et ad Portam Piscariae.

"Diario Sanese" di Girolamo Gigli (1722)
L'Istrice contiene la Strada dalla Costa del Cavallerizzo a Mendici, la Lizza, la Piazza degli Umiliati, tutta Camollia fino alla Porta, il Pignattello dalle Convertite, le Strade e Vicoli da Fontegiusta, anticamente Fichereto.

"Relazione distinta delle quarantadue Contrade…" di Giovanni Antonio Pecci (1723)
35) Santo Stefano: dalla omonima Parrocchiale si estende a mano destra fino a casa Francesconi dove volta e occupa tutta il poggio di San Prospero, dove presentemente è la Fortezza.
36) San Vincenti: dalla omonima chiesa tutta la via Campansi fino a Monte Guathiano per poi tornare da Piazza Paparoni alla suddetta Chiesa.
37) Magione: dalla strada accanto alla chiesa di San Pietro fino alle mura della città dove, per la strada di Ficareto, che v'è la Madonna di Fontegiusta, dove era la Porta di Pescaja passa per la Strada detta il Vicolo di Carlo V accanto a San Vincenti e poi per Piazza Paparoni arriva in Monte Guathiano fino alle mura (...) accanto alla porta Camollia e qui da man sinistra ritorna alla Magione.
38) San Bartolomeo: poco fuori le mura a seguito dell'assedio del 1555 subì gravi danni e vi rimangono solo quelle case che dalla chiesa di detto Santo, a man destra sono ancora in piedi.

"Notizie sulle Contrade e sul Palio" di Antonio Francesco Bandini (1792)
Le Confinazioni di questa Contrada sono= dalla Porta Camullia per la Strada Maestra per ambe le parti fino alla dirittura della Piaggia, che porta alla Lizza, e Poggio Malavolti dalla casa de' SS.ri Francesconi /oggi Mocenni/ e di lì salga a man destra solamente alla scuola di Cavallerizza /oggi ospizio per i Sacerdoti pellegrini/ e non compreso il Palazzo Malavolti, occupi la Lizza, tutta la Fortezza /che è presentemente il pubblico passeggio/ siccome le case della Piaggia che va a S. Petronilla, la Strada tutta di Campansi e Pignattello, con quelle che portano a Fontegiusta.

Insegna dell'Istrice Contrada. Fà per insegna un istrice in campo rosso frammischiatovi di bianco, nero e celeste.

  • Good&Cool
  • Consorzio per la Tutela del Palio di Siena Gli stemmi, i colori delle Contrade e le immagini del Palio sono stati utilizzati con l'approvazione del Consorzio per la Tutela del Palio di Siena e si intendono a puro scopo illustrativo. Ogni altro uso o riproduzione sono vietati salvo espressa autorizzazione del Consorzio
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