Nei confronti dell'anno precedente la situazione confusionaria tra gli storici del Palio non viene modificata.
Mentre la Biccherna il 30 maggio ordina di correre il Palio per la venuta di un altro Chigi, il Principe don Mario (Mario era fratello del Papa Alessandro VII e padre di Flavio.), gli storici consultati ignorano la data del Palio straordinario del 1 giugno e riportano, tutti assieme, la vittoria della Torre avvenuta, a quanto sembra, il 2 luglio. Il Macchi, tra l'altro, fa di più: non riconosce a nessuno questa vittoria.
E sorge ancora un dubbio, il terzo consecutivo, visto che le delibere della Biccherna del 1665 parlano di un solo Palio, quello appunto del 31 maggio, c'è da chiedersi se gli "storici" abbiano sbagliato la data di attribuzione, oppure se si siano inventato tutto di sana pianta.
Mentre può essere trascurabile la non menzione del Macchi, "dimenticanza" già avvertita, come abbiamo visto, in altre occasioni "sicure", non è altrettanto trascurabile invece la semplicità con cui gli storici (Grassi compreso) hanno completamente dimenticato, in questo biennio, le venute a Siena dei familiari del Papa Alessandro VII.
Ancora una volta, come già si è visto per l'anno precedente, a conferma dell'autenticità storica della venuta di Mario Chigi, viene incontro l'Archivio del Casino degli Uniti nella cui delibera del 12 maggio 1665 si legge l'intenzione di organizzare i festeggiamenti per l'ospite.