Sonetti dei «Mesi»
XXIV - D'ottobre
D'ottobre nel contado ha buono stallo:
e' pregovi, figliuol, che voi v'andiate;
traetevi buon tempo e uccellate
come vi piace, a piede ed a cavallo;
la sera per la sala andate a ballo,
e bevete del mosto e inebrïate,
ché non ci ha miglior vita, in veritate;
e questo è ver come 'l fiorino è giallo.
E poscia vi levate la mattina,
e lavatevi 'l viso con le mani;
l'arrosto e 'l vino è buona medicina.
Alle guagnele, starete piú sani
che pesce in lago o 'n fiume od in marina,
avendo miglior vita che cristiani.